Esperienze di ambientamento dei nostri Nidi d’infanzia.
“Varca la soglia con calma e tranquillità. Essa rappresenta per me il confine tra il conosciuto e il non ancora conosciuto. I nostri passi sono intrisi di ansia, curiosità, timore, interesse, paura di essere abbandonato e desiderio di scoperta.
Decalogo dell’accoglienza Rivista Bambini

Il periodo dell’ambientamento un momento carico di significati affettivi ed esperienziali sia per il bambino che per i genitori, per questa ragione le equipe educative della Cooperativa investono nell’accompagnamento dei bambini ad una effettiva ambientazione, ma soprattutto, nel favorire un clima di fiducia che faciliti il distacco e rassereni i genitori.
Da alcuni anni, i nostri servizi propongono un ambientamento che prevede, in fase di inserimento, la presenza continua del genitore che accompagna ed affianca il proprio figlio in tutte le fasi della giornata al nido affrontando insieme a lui ogni momento e ogni novità. Questa modalità ci ha molto interrogate ed incuriosite, così abbiamo iniziato a documentarci, a fare ricerca e a porci domande!
Dopo avere realizzato formazioni e approfondimenti all’interno delle nostre equipe di lavoro, abbiamo avviato la sperimentazione in alcuni nidi, successivamente abbiamo allargat questa modalità a tutti i nidi della Cooperativa.
Cosa succede praticamente? Bambino e genitore trascorrono al nido l’intera giornata dalle 9/9.30 (dopo che sono terminati gli ingressi dei bambini già frequentant alle 13 (dopo pranzo in caso di tempo parziale) o alle 15/15.30 (dopo il risveglio, in caso di tempo pieno) per alcuni giorni.
Insieme esplorano il nuovo ambiente, conoscono le educatrici e gli altri bambini, sperimentano giochi e materiali, condividono il momento del pasto, del cambio, della nanna. Nel corso dei tre giorni gli educatori osservano le abitudini del bambino, le modalità di interazione bambino-genitore, il modo in cui il genitore propone le cose al bambino. Gradualmente, affiancando il genitore, entrano in contatto anche con il bambino, diventando pian piano figure familiari per entrambi.
L’ambientamento è infatti ambientamento della famiglia, non solo del bambino.

Nel corso dei tre giorni i bambini acquisiscono familiarità con gli spazi del nido, con le figure che lo abitano (bambini e adulti), con l’organizzazione e la scansione temporale della giornata, avvicinandosi a tutto ciò insieme alla mamma o al papà. Avere al proprio fianco una figura di riferimento importante aiuta sicuramente il bambino a “fidarsi” di più. Una maggiore sicurezza (c’è la mamma/il papà con me) gli permette di sentirsi parallelamente più “abile”, meno incerto e di avere rimandi più positivi circa la propria capacità di affrontare ambienti, relazioni, esperienze nuove. Vedere il genitore che “si fida”, che condivide le esperienze con le nuove persone che ci sono intorno è un’ulteriore sicurezza per il bambino piccolo, che trova nel rispecchiamento di quanto fa il genitore la conferma che anche lui “può”.
La presenza del genitore consente anche di “mediare” tra abitudini consolidate e nuove, così la mamma che affianca il bambino durante il pranzo, ad esempio, lo aiuterà come è abituata a farlo a casa, anche se in un contesto diverso, il passaggio sarà paradossalmente più graduale che con l’inserimento per gradi. Le esperienze fatte riportano una precoce dimestichezza da parte dei bambini con l’ambiente e l’organizzazione della giornata al nido e una maggiore sicurezza durante i primi tempi di frequenza del nido.
Essere inserito appieno nelle attività del nido permette d’altra parte anche al genitore di conoscere a fondo l’ambiante nel quale lascerà il proprio bambino per molte ore, sperimentandone in prima persona i ritmi, il clima emotivo, le abitudini, le modalità di relazione, le tempistiche. Questo favorisce un’alleanza e una fiducia più immediate. I genitori si sentono parte del contesto al quale affidano il bambino, perché lo hanno vissuto in prima persona. Un genitore che “conosce” è un genitore più tranquillo e questa tranquillità verrà più facilmente trasmessa al figlio. Questa proposta inoltre richiede al genitore solo 3/4 giorni di eventuali permessi lavorativi. Gli educatori illustreranno al genitore lo svolgimento della giornata, anticiperanno i vari momenti, daranno informazioni su come sono gestiti, su quali obiettivi hanno, in modo da renderli partecipi attivamente e non solo “a traino”. È importante che il genitore per primo comprenda il senso e il valore di ciò che si fa così da trasmetterli al bambino e da rassicurarlo essendo egli stesso sicuro. Il periodo indicato per l’ambientamento è indicativamente di 3 giorni, trascorsi i quali il bambino frequenterà il nido in autonomia. Gli educatori si riservano tuttavia di valutare eventuali flessibilità dopo avere conosciuto i bambini e le famiglie.

Prima dell’ambientamento l’equipe educativa accoglie al nido le famiglie per un colloquio individuale, dove vengono raccolte informazioni sulla storia del bambino e della sua famiglia, vengono illustrate motivazioni, tempi e modalità dell’ambientamento e ruoli reciproci dell’educatore e del genitore ponendo le basi per un rapporto di stima e fiducia tra nido e famiglia. Dal punto di vista organizzativo sarà privilegiato l’ambientamento in piccoli gruppi.
Bibliografia
Qualche libro da leggere insieme ai bambini durante il periodo di ambientamento:
- A più tardi, di Jean Ashbè– edizioni Babalibri
- Zeb e la scorta di baci, di Michel Gay – edizioni Babalibri
- No, no e poi no! Di Mireilled’Allancè – edizioni Babalibri
- I tre piccoli gufi, di MartinWaddell e Patrick Benson – edizioni Mondador
- Quando arriva la mia mamma? Di Isabella Paglia – edizioni ARKA
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