E se andassimo fuori a giocare? L’esperienza dei Nidi d’infanzia comunali di Piossasco
Gli alberi e le pietre ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
San Bernardo di Chiaravalle
Stare in natura è una scelta educativa condivisa e un’opportunità preziosissima per i bambini e le bambine che abitano i nostri servizi.

In seguito alla necessità di effettuare importanti lavori di restauro della struttura che lo ospita, il nido comunale Collodi ha ‘’traslocato’’ temporaneamente in nuovi locali messi a disposizione dal Comune di Piossasco.
Dopo tre settimane di vacanze natalizie ci siamo quindi ritrovati in un posto tutto nuovo da esplorare e conoscere, ma ritrovare anche in questo luogo le nostre routine ci ha fatto ben presto sentire a “casa”. In una casa diversa da quella che eravamo abituati ad abitare, ma non per questo meno interessante…anzi!
Ogni giorno potevamo fare nuove scoperte … le luci che si accendono da sole nel corridoio mentre passiamo, ci fanno giocare a “chi ha acceso la luce?” “Sei stato tu?” “No, io no!” “Ma allora è una magia”. Le voci che suonano più forti nel grande salone e il sole che ci accarezza dall’imponente vetrata.
E poi il cortile … così diverso, uno spazio nuovo con i sampietrini e gli scalini al posto dell’erba alla quale eravamo abituati. Guardandolo con occhi adulti ci è inizialmente sembrato vuoto, privo di stimoli. Poi siamo usciti con i bambini e come sempre loro ci hanno piacevolmente stupite mostrandoci quanto invece aveva da offrirci questo spazio.
I gradini che ci sembravano poco utili, sono una inattesa risorsa, un trampolino da cui prepararsi per spiccare altissimi salti, volare e atterrare in equilibrio. Per chi invece ha un equilibrio ancora un po’ precario sono ostacoli da superare a gattoni.
L’ albero si può abbracciare e ci si può giocare a fare “cucù”. Intorno ad esso ci sono erba, foglie, rametti da raccogliere o semplicemente da toccare per sentirne la consistenza o l’odore. La sua corteccia è bella da toccare e nasconde un foro che sembra una bocca perciò “gli diamo da mangiare”.
Dai suoi rami cadono strani frutti simili a grossi morbidi vermetti ed è divertente raccoglierli, lanciarli o donarli agli amichetti più piccini.

Tra i sampietrini c’è il muschio e se lo gratti con le dita si toglie ed è morbido e profuma di terra di erba e di muffa e ti lascia sulle mani tracce umide di verde e marrone.
La siepe ci accoglie avvolgendoci con i suoi rami colmi di foglie che se accarezzate fanno il rumore del vento.
Una discesa apparentemente poco interessante è invece una magnifica pista per correre veloci e provare a fermarsi in tempo e quanto è divertente farci rotolare tubi e legnetti!
Quando è scesa la neve noi non eravamo al nido ma l’erba e il rosmarino ne hanno conservata un po’ per noi, che appena usciti siamo andati a toccarla e “brrrr… che fredda!”
Le scoperte non mancano mai e le ricerche dei bambini sono grandi e sottili, determinate e volubili, partono in una direzione e ne percorrono mille altre e sempre portano a qualche tesoro.
Lo spazio esterno del Micronido comunale Giricoccole offre molte possibilità di gioco e ciascun bambino ha infinte opportunità di esplorare, scoprire, trafficare perché ha a disposizione un contesto non artificiale, dinamico e in continuo mutamento.
I bambini sono liberi di muoversi, saltare, correre, rotolare in uno spazio in cui i confini sono percepiti in maniera diversa, in modo meno netto rispetto allo spazio interno, questa libertà si traduce anche nella possibilità di esprimere un pensiero divergente, aperto alle domande e alla possibilità di inciampare in piccole scoperte inattese.
I bambini diventano piccoli esploratori: scoprono e catalogano materiali naturali come foglie, rametti, fiori, pietre, pigne, scovano tesori negli angoli del giardino e osservano con attenzione piccoli insetti. I materiali naturali arricchiscono lo sguardo dei bambini ed aprono a molteplici esplorazioni sensoriali.
Di fronte alla natura le bambine e i bambini si pongono con un atteggiamento curioso, creativo e di ricerca: colgono dettagli che talvolta sfuggono agli adulti, sono grandi collezionisti capaci di classificare e catalogare.
L’adulto è in ascolto, osserva attentamente i bambini indaffarati, incuriositi e in armonia con l’ambiente e gli altri. Vedendoli giocare fuori cogliamo nei bambini espressioni spontanee di gioia, euforia e meraviglia.
Col tempo abbiamo notato il forte desiderio di giocare con la terra, l’acqua e le radici. Dapprima i bambini hanno incontrato la terra sporcandosi le mani, poi con l’ausilio dei cucchiai hanno iniziato a scavare.
Abbiamo assecondato questa ricerca introducendo un nuovo elemento: la zappa. Collaborando i bambini hanno scavato una buca ancora più grossa. Successivamente hanno riempito caraffe e altri contenitori di acqua alla fontanella e l’hanno versata nella buca. Come per magia si sono trovati di fronte ad una trasformazione, hanno scoperto come nasce il fango!
Che divertimento saltare nel fango e poter giocare con questo elemento che dà vita a nuove esperienze sensoriali: le loro manine toccano, spalmano, creano e si “sporcano sapientemente”.
Il contatto con la natura è un bisogno urgente, una fonte di benessere per tutti i bambini e le bambine, perciò non ci resta che vivere il più possibile lo spazio esterno, accogliere le novità e le entusiasmanti avventure che la natura quotidianamente ci regala.
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