Working Mama

Gli obiettivi generali delle azioni

che verranno messe in campo:

 Favorire la crescita della natalità attraverso interventi mirati di supporto alle madri e interventi che promuovano una sensibilità alla genitorialità come nel suo valore di scelta, con importanti e positive ricadute sociali oltreché individuali.

 

• Riequilibrare i carichi di cura lavorativi e di maternità per le donne con figli/e molto piccoli, favorendo un’organizzazione familiare non esclusivamente a carico della madre, ma tale da garantire una organizzazione armonica di tempi e responsabilità.

 

• Favorire il rientro al lavoro delle donne dal congedo di maternità, con conseguente mantenimento dell’occupazione femminile senza demansionamenti o interruzioni della carriera.

 

 Promuovere una maggiore occupazione femminile, superando gli stereotipi che, attribuendo alle donne i carichi di cura, di fatto le costringono a scegliere tra famiglia e lavoro.

 

• Supportare la famiglia in presenza di bambini/e molto piccoli/e, in modo da favorire una crescita sana di bambini e bambine pur garantendo l’occupazione delle madri.

 

• Tutelare la salute delle madri e dei loro figli/e, in particolare nei primi 1.000 giorni di vita.

 

 Promuovere una presa di consapevolezza da parte delle imprese rispetto alla genitorialità delle giovani donne dipendenti come valore positivo da sostenere e non come elemento di criticità della gestione aziendale in quanto connesso a periodi di assenza della lavoratrice.

 

 Favorire la compartecipazione di tutta la compagine aziendale nelle dinamiche di gestione e ri-organizzazione dei tempi e carichi di lavoro derivanti dalla presenza di lavoratrici madri all’interno dell’impresa, sostenendo le esigenze delle lavoratrici neo-madri e, allo stesso tempo, trovando soluzioni che possano garantire un corretto bilanciamento tra lavoro e vita anche per colleghe e colleghi che non abbiano carichi di cura.

 

 Sensibilizzare il mondo imprenditoriale e la società nel suo complesso a una visione non stereotipata dei ruoli femminili e maschili in caso di nascita di un/a figlio/a e orientare gli uomini a una più equa divisione di genere delle responsabilità sia familiari che professionali, superando la rappresentazione della madre come caregiver e del padre come breadwinner.

Soggetti

destinatari:

• Destinatarie dirette: madri che rientrano al lavoro dopo la nascita/adozione di un figlio/a e che quindi abbiano figli/e d’età compresa fini ai 1.000 giorni, che beneficeranno dei servizi di conciliazione e di welfare.

 

• Destinatarie indirette: tutte le donne lavoratrici in età fertile, rispetto alle quali una mirata sensibilizzazione su conciliazione e genitorialità potrà essere promozione alla maternità.

 

• Target indiretti: colleghi uomini e tutto il personale, che potranno beneficiare degli impatti positivi del progetto e saranno coinvolti nelle attività di informazione, in una logica di compartecipazione alle dinamiche di equilibrio vita-lavoro.

Durata:

24 mesi

Cooperative coinvolte

riu­ni­te in un’As­so­cia­zio­ne Tem­po­ra­nea d’Im­pre­sa (ATI):

• Unioncoop Torino sc (capofila) 
• ET Educatori di Territorio 
• Giuliano Accomazzi scs 
• ICCOM srl 
• I diritti di Emma scs onlus 
• Madiba scs 
• Mirafiori scs