Accompagnare al cambiamento: “Dinamiche relazionali e sostegno alla genitorialità tra figure genitoriali”

Il 18 gennaio 2024 si è tenuto il primo incontro del percorso “Accompagnare al Cambiamento – Dinamiche relazionali e sostegno alla genitorialità tra figure genitoriali” presso la Biblioteca Civica Dietrich Bonhoeffer (Corso Corsica, 55 – Torino) reso possibile grazie alla collaborazione tra la Cooperativa G. Accomazzi con il progetto “Torino Cambia – Le Biblioteche” e la disponibilità della responsabile della biblioteca Marina Zappa.
Com’è nato – il lavoro di tessitura comunitaria
Durante i primi mesi di desk informativo presso la biblioteca abbiamo constatato un particolare interesse degli utenti rispetto alle tematiche dell’adolescenza, delle relazioni con le nuove generazioni ed il bisogno di avere un’opportunità di dialogo e confronto sia tra figure genitoriali che avvalendosi del contributo di professionisti (insegnanti, educatori, psicologi, …).
La sensazione di: “non essere abbastanza informarti ed orientati in un mondo in continua evoluzione al fine di essere una buona guida per i giovani”, è stata accolta dagli operatori territoriali e in un’ottica di costruzione pratica e sviluppo di un percorso funzionale da e per la comunità, sono nati i primi due appuntamenti di “Accompagnare al cambiamento” con la partecipazione del professor Angelo Manganello, docente presso la Scuola Ospedaliera dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Di cosa si tratta?
“Accompagnare al cambiamento” è un appuntamento bimestrale che si svolge nello spazio incontri della biblioteca e pone al centro le tematiche legate alla preadolescenza ed all’adolescenza, sfruttando il potenziale educativo ed informativo delle reti informali.
È un luogo di confronto, incontro e scambio rispetto alle relazioni con figli/e, nipoti, fratelli, sorelle ed alunni/e, dove poter mettere a disposizione il proprio sguardo, le proprie esperienze e condividere le preoccupazioni, i dubbi e le necessità.
Il primo incontro: “Dinamiche relazionali e sostegno alla genitorialità tra figure genitoriali”
In un ambiente libero dal giudizio, i partecipanti hanno potuto condividere storie ed esperienze personali, opinioni, consigli e riferimenti pratici: come nel caso di un supporto allo studio gratuito, già presente in biblioteca.
Un’altra tematica molto sentita è stata quella delle aspettative: della società nei confronti dell’adulto, dei figli verso i genitori e dei genitori verso i figli, nei confronti della scuola e degli insegnanti.
Adulti, bambini ed adolescenti sentono il peso del dover allinearsi con ciò che “ci si aspetta” debbano essere, sacrificando ciò che invece li rappresenta davvero.
L’idea generale scaturita dalle riflessioni del gruppo ha messo in luce la facilità con la quale le aspettative finiscono per costruire del tutto la nostra identità e ci impediscono di conoscere davvero il bambino o l’adolescente.
Un modo per aprire gli occhi e andare oltre è quello di condividere le esperienze, all’aperto e di contatto con la cultura che permettono di esprimere la propria creatività, gli interessi e le passioni, esplorando il mondo e sé stessi.
Conclusioni
La preadolescenza e l’adolescenza sono conosciute per essere momenti di conflitto interiore, oscillazioni mente-corpo, ribellioni che nel contempo richiedono limiti. Oltre a ciò, la società impone all’adolescente di compiere scelte “adulte” di responsabilità, non offrendo sempre le giuste opportunità e talvolta ostacolandoli.
Pertanto, accompagnarli attraverso questi cambiamenti non è semplice e l’opinione negativa dell’adolescenza rischia di danneggiarne il percorso.
Concepire lo “step” adolescenziale includendo i suoi aspetti positivi, senza negare le difficoltà, è necessario per costruire un percorso educativo efficace.
Questo incontro ha rappresentato l’inizio di uno dei tanti percorsi progettati da Torino cambia – le biblioteche, organizzati dagli operatori territoriali della Cooperativa G. Accomazzi in un’ottica di costruzione di una rete comunitaria attiva e solida.
Tratto da La linea d’ombra di Conrad:
“Soltanto i giovani hanno momenti del genere. Non dico i più giovani. No. Quando si è molto giovani, a dirla esatta, non vi sono momenti. È privilegio della prima giovinezza vivere d’anticipo sul tempo a venire, in quella bella continuità di speranze che non conosce né pause né attimi di riflessione. Ci si chiude alle spalle il cancelletto della fanciullezza e si entra in un giardino incantato, dove anche le ombre splendono di promesse e ogni svolta del sentiero ha una sua seduzione.[…] Riconoscendo le orme di chi ci ha preceduto, si va avanti eccitati e divertiti accogliendo insieme la buona e la cattiva sorte - le rose e le spine come si suole dire - il variegato destino comune che ha in serbo tante possibilità per chi le merita o forse per chi ha fortuna”.
Bibliografia
Barbagli M., Castiglioni M., G. Dalla Zuanna (2003), Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti, Il Mulino (BO)
Bettelheim B. (1987), Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, Milano
Conrad J., Barillari S. (2014), La linea d’ombra, Feltrinelli, Milano
Lucangeli D., Vicari S., (2019) Psicologia dello sviluppo, Mondadori, Milano
Nosari S. (2017), Pedagogia del cambiamento. Punti di vista, traduzione, successione, Utet, Torino
Zamengo F. (2012), Affrontare le difficoltà, Edizioni Unicopli, Milano
Zamengo F. (2012), L’adulto presente, SEI, Torino
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